Psicoterapia umanistica: una visione positiva dell’essere umano

Por Psicólogo Barcelona.

Psicoterapia humanista. En este artículo podrás hacer un recorrido por la psicoterapia humanista en el conocerás sus orígenes, referentes y práctica clínica.
Ilustración cortesía de @manuelarosellobeheran

Tra le molte terapie psicologiche esistenti e le diverse modalità di affrontare i processi personali, uno degli approcci più diffusi e riconosciuti attualmente è il modello della terapia umanistica, conosciuta anche come psicoterapia umanistica.

Le origini di questo approccio terapeutico sono parallele alle cosiddette prime e seconde forze (le psicoterapie contemporanee della psicoanalisi e del comportamentismo), ma nasce anche come reazione a tali approcci. Successivamente esploreremo come sia nato questo modello terapeutico, intanto possiamo sottolineare come la sua visione principale consideri l’esser umano quale essere libero, creativo e intrinsecamente buono, corrompibile solo da fattori esterni. E’ un modello che richiama molto la filosofia di Rousseau.

Tuttavia, vi è molto più da approfondire nella psicoterapia umanistica. Viene costantemente messa in discussione per essere un approccio “roseo” e limitato in alcuni aspetti, come nella sua applicazione alla clinica patologica, ma vedremo brevemente cosa può offrire tale metodo nella pratica clinica.

Cos’è la Psicoterapia Umanistica? Si tratta di un modello psicoterapeutico che si concentra sul trattare il disagio dei pazienti, adottando un approccio individuale. L’obiettivo è comprendere ciò che fa male, ciò che è tossico per sé stessi e quanto si può cambiare prendendo consapevolezza delle proprie azioni e modificando quei comportamenti nocivi per la propria salute, la crescita personale e la qualità della vita.

Ecco perché la psicoterapia umanistica, nonostante sia spesso oggetto di critiche, è diventata una delle più utilizzate e praticate dai professionisti della salute mentale. Rappresenta un’alternativa che si contrappone al meccanicismo del comportamentismo e alla psicoanalisi ortodossa, ovvero le altre due correnti terapeutiche attualmente predominanti.

Allo stesso tempo contesta i termini comunemente riferiti alla terapia, iniziando col conferire una posizione meno passiva a ciò che classicamente viene chiamato “paziente” e assegnandogli un ruolo attivo nel proprio processo psicologico a partire dalla sua definizione come “cliente”.

Cos’è la psicoterapia umanistica?

La psicoterapia umanistica si occupa del disagio dei pazienti adottando un approccio individuale.

¿Qué es la psicoterapia humanísitica?

Origine della psicoterapia umanistica

File:Carl Rogers.jpg - Wikimedia Commons
Carl Rogers

L’origine di tale modello terapeutico è strettamente legata alle idee di Carl Rogers, un uomo che debuttò come agricoltore per poi interessarsi alla teologia e alla filosofia, e infine emergere come uno dei grandi precursori della psicologia umanistica. La psicoterapia umanistica si diffonde tra gli anni ’50 e ’60 del XX secolo basandosi su filosofie umanistiche come risposta all’insoddisfazione della popolazione di fronte ai conflitti della Guerra Fredda e alle correnti terapeutiche predominanti dell’epoca, ovvero la psicoanalisi e il comportamentismo. Di fatto il movimento contro-culturale degli anni ’60, caratterizzato da un approccio olistico all’essere umano e dalla promozione della pace, influenza anche la psicologia volgendola alla comprensione dei conflitti dell’epoca.

Principali referenti

Il pensiero umanistico si basa su una varietà di autori appartenenti a diverse correnti. Nomi come Fritz Perls, Erich Fromm, Kurt Goldstein, Karen Horney, Gordon Allport, tra gli altri… ma senza dubbio, due professionisti si distinguono in questa corrente psicologica. Uno di loro, come già menzionato, è Carl Rogers, con un approccio terapeutico centrato sulla persona.

“Non possiamo cambiare, non possiamo allontanarci da ciò che siamo finché non accettiamo ciò che siamo. Quindi, il cambiamento sembra arrivare quasi inosservato.” -o – Carl Rogers, psicologo statunitense, fondatore insieme ad Abraham Maslow dell’approccio umanista in psicologia (1902-1987).

Tale approccio risultava necessario nel contesto in cui nacque, poiché le persone richiedevano ed esigevano un cambiamento. Si notava nell’aria un’ansia e una necessità di auto-scoperta che nessuna corrente che non si concentrasse sull’individuo poteva soddisfare.

L’approccio umanistico si distingue per enfatizzare una nuova visione del “paziente”, definendolo come “cliente” e conferendogli un ruolo più attivo, responsabile e libero nel proprio processo psicologico, il quale diventa la parte predominante della relazione terapeutica. Questa relazione si caratterizza per l’empatia, l’accettazione e la considerazione tra le due parti le quali dialogano tra loro in modo sincero e costruttivo.

D’altra parte, le esigenze sono fondamentali nell’umanesimo, e in questo contesto si inserisce Abraham Maslow, creatore della piramide dei bisogni umani, oggi uno strumento fondamentale per gli psicologi e per molte aziende che la utilizzano per aumentare la produttività dei dipendenti attraverso la comprensione delle loro esigenze.

Questi autori si sono concentrati sull’essere umano e hanno orientato le loro teorie verso la soddisfazione e il riconoscimento personale.

pirámide de las necesidades. Abraham Maslow

La psicoterapia umanistica nella pratica

In questo tipo di terapia, il paziente viene trattato come cliente che il terapeuta aiuterà a conoscersi. Pertanto, il paziente abbandona una posizione passiva, come in altri modelli terapeutici, per diventare un protagonista attivo. Il terapeuta deve cercare di essere il più empatico possibile – è il primo passo.

Ciononostante, il terapeuta guiderà il paziente in un processo di cambiamento che il paziente stesso genererà sotto la sua guida. Questi cambiamenti iniziano generalmente con strumenti che aumentano la consapevolezza del paziente rispetto a ciò che accade intorno a lui.

  • IL QUI E ORA: I terapeuti si concentreranno sul fatto che il paziente si concentri su ciò che sta accadendo in questo preciso momento. Ritengono che, se il paziente è concentrato su ciò che è accaduto in passato, non potrà trovare la strada giusta per uscire dai suoi conflitti. Questo punto è il più difficile nella psicoterapia, poiché i pazienti spesso si rifiutano di mettere temporaneamente il loro passato da parte, così come rifiutano di smettere di fantasticare sul futuro. Ed è proprio per questo che la psicoterapia umanistica si concentra nell’insegnare al suo cliente che l’importante è il momento presente e rendersi conto di ciò che lo circonda.
  • PRESA DI COSCIENZA: In questa fase, insieme al terapeuta, il cliente realizza ciò che sta accadendo, sa cosa sta succedendo nella sua vita. L’umanesimo ipotizza che il paziente venga assorbito nel passato mentre il futuro lo oscura tanto da renderlo pessimista e negativo, cosa che si discosta dalla corrente umanistica, più incline al positivismo.
  • AUTO-SCOPERTA: Rappresenta la fase finale, in cui il cliente inizia a esaminare sé stesso analizzando ogni sua azione e ogni suo pensiero. Si potrebbe dire che questa è la fine del lungo processo di trasformazione.

La práctica en la psicoterapia humanista La pratica nella psicoterapia umanistica

L’umanesimo ipotizza che il paziente venga assorbito nel passato mentre il futuro lo oscura al punto da renderlo pessimista e negativo.

Questo è solo uno dei modi per praticare la psicoterapia umanistica. Ogni terapeuta ha il suo modo di esercitare, ed anche se si basano su tecniche e strumenti simili, le modalità di applicazione sono diverse.

Tuttavia, se stai pensando di rivolgerti a uno psicologo, ti incoraggio a fare un po’ di ricerca sul suo orientamento per avere un’idea di quale tipo di psicoterapia potrebbe essere più adatta a te.

Riferimenti bibliografici:

Maria de los Ángeles López Ortega (2009) La psicoterapia umanistica. Rivista psicologia.com Laureato in Psicologia, Master in Psicopatologia Clinica presso l’Università Ramón Llull, Master in Mediazione Comunitaria presso l’Università Autonoma di Barcellona e Master in Intervento Psicosociale presso l’Università di Barcellona. Attualmente concilia la psicoterapia per adulti nel suo studio privato con l’insegnamento nel Master di Pratica Clinica Online dell’Associazione Spagnola di Psicologia Clinica Cognitivo-Comportamentale (AEPCCC).

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