Oggi una parte sempre più ampia della popolazione si trova, prima o poi, ad affrontare un problema psicologico. Questa condizione può rappresentare un ostacolo nel vivere con piena funzionalità in uno o più ambiti della vita, generando sensazioni di vulnerabilità e insoddisfazione.
In molti casi si tratta di episodi transitori, ma talvolta possono segnare l’inizio di disturbi psicologici più gravi. È importante non lasciarsi sopraffare e mantenere il controllo del proprio benessere mentale. Fortunatamente, la psicoterapia può aiutarci a ritrovare l’equilibrio e a costruire nuove strategie per affrontare la vita quotidiana.
I 5 disturbi psicologici più frequenti negli adulti
Le statistiche indicano che almeno una persona su tre soffrirà, nel corso della vita, di un disturbo mentale. Se non trattati adeguatamente, alcuni di questi problemi possono evolvere in psicopatologie più severe.
La crescente consapevolezza sull’importanza della salute mentale spinge sempre più persone a riconoscere precocemente i segnali di disagio. Vediamo ora quali sono i disturbi psicologici più comuni nell’età adulta.
1. Disturbi dell’umore
Tutti possiamo sentirci tristi o irritabili di tanto in tanto, ma quando l’umore è alterato in modo persistente può trattarsi di un disturbo dell’umore. Si stima che una persona su dieci soffra di questo tipo di problema, tra i quali depressione e disturbo bipolare sono i più diffusi.
La depressione è caratterizzata da sentimenti di disperazione, perdita di interesse e senso di inutilità. Chi ne soffre sperimenta una profonda riduzione della motivazione e della capacità di azione.
Nel disturbo bipolare, invece, si alternano fasi di forte euforia e fasi di depressione intensa. Non si tratta di semplici sbalzi d’umore, ma di una vera instabilità emotiva che può compromettere gravemente la vita quotidiana.
2. Disturbi d’ansia
Nei disturbi d’ansia, la preoccupazione e la paura diventano dominanti, fino a interferire con il lavoro, la vita familiare e le relazioni sociali. Gli attacchi di panico ne sono una manifestazione frequente: episodi improvvisi di terrore accompagnati da sintomi fisici come mancanza d’aria, tachicardia e sudorazione.
“Il peso dell’ansia è maggiore del male che la provoca.”
Daniel Defoe, Robinson Crusoe.
Anche le fobie rientrano in questa categoria. Possono essere specifiche (come la paura irrazionale di animali o oggetti) o sociali, quando il timore di essere giudicati o osservati dagli altri limita fortemente la vita quotidiana.
Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), invece, porta la persona a sviluppare pensieri intrusivi e rituali ripetitivi nel tentativo di ridurre l’angoscia, come lavarsi continuamente le mani per paura di contaminazione.
3. Disturbi del comportamento alimentare
Quando l’alimentazione diventa fonte di ansia, controllo o colpa, si può sviluppare un disturbo del comportamento alimentare. Questi disturbi non solo compromettono la salute psicologica, ma possono avere anche gravi conseguenze fisiche.
L’anoressia nervosa si manifesta con una percezione distorta del corpo e il desiderio ossessivo di dimagrire. Chi ne soffre tende a ridurre drasticamente l’apporto calorico o a fare esercizio in modo eccessivo.
La bulimia nervosa, invece, alterna periodi di digiuno a episodi di abbuffate, seguiti da comportamenti compensatori come il vomito autoindotto o l’uso di lassativi.
4. Disturbi psicotici
I disturbi psicotici compromettono gravemente la percezione della realtà. Le persone che ne soffrono possono sperimentare deliri (false convinzioni) o allucinazioni (percezioni sensoriali non reali).
Tra i disturbi più conosciuti vi sono la schizofrenia e il disturbo delirante.
Nel primo caso, la persona può avere allucinazioni uditive o visive e difficoltà nel distinguere ciò che è reale, con gravi ripercussioni sulla qualità della vita.
Nel secondo, il delirio si concentra su un’area specifica (gelosia, persecuzione, grandezza, ecc.), influenzando progressivamente il comportamento.
5. Disturbi della personalità
I disturbi della personalità si sviluppano spesso in adolescenza o nella prima età adulta e si caratterizzano per rigidità comportamentale e difficoltà di adattamento all’ambiente.
Tra i più noti vi è il disturbo borderline di personalità, in cui predominano l’instabilità emotiva, la paura dell’abbandono e una marcata difficoltà a regolare le proprie emozioni. Questo porta spesso a relazioni conflittuali e a un calo significativo dell’autostima.
In conclusione
Riconoscere precocemente i segnali di disagio psicologico è il primo passo per prendersi cura di sé. Rivolgersi a uno psicologo può aiutare a ritrovare equilibrio, migliorare le relazioni e sviluppare strategie di gestione emotiva efficaci.
La salute mentale è un pilastro del benessere generale e, come tale, merita attenzione, ascolto e cura.


